L’Istituto tecnico Sansovino conquista la “Carta della mobilità”

La scuola di Oderzo è tra i 17 Istituti in Italia ad aver ottenuto l’importante attestato per stage all’estero

Un prestigioso riconoscimento per l’Istituto tecnico “Sansovino” di Oderzo, che entra nella rosa dei soli 17 istituti scolastici italiani ad averlo ottenuto. Alla scuola è stata infatti assegnata la “Carta della mobilità”,  l’importante certificazione che attesta come il “Sansovino” abbia messo in atto significative strategie e metodologie, riconosciute dall’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche che valuta e distribuisce i fondi europei dei progetti “Erasmus+”. Introdotta nel 2015, la “Carta della mobilità” rappresenta un’opportunità per gli organismi che hanno un’esperienza dimostrata nell’organizzazione della mobilità di qualità nell’ambito dell’istruzione e della formazione professionale, perché consente di chiedere finanziamenti per gli stage lavorativi all’estero degli studenti con una procedura semplificata, di fatto una via preferenziale rispetto al passato.

E proprio in vista delle esperienze di studio e lavoro, che nella prossima estate porteranno 30 studenti delle classi quarte del “Sansovino” in diversi Paesi europei, nei giorni scorsi ha preso avvio il nuovo progetto “E-Tourism 2018”, che rientra nella mobilità “Erasmus+”. Al progetto, di cui il “Sansovino” è istituto capofila, aderiscono anche l’ITST Mazzotti di Treviso, l’IPPSAR Maffioli di Castelfranco (Tv), l’ISISS Scarpa di Motta (Tv), l’ITCS L.B. Alberti e l’ITTS Vito Volterra di San Donà di Piave (Ve) e l’ITCS LAZZARI di Dolo (Ve). Alle sette scuole in rete coinvolte nel progetto, che sviluppa il legame tra il web e l’industria culturale e creativa, saranno assegnate in totale 120 borse di studio da destinare ad un selezionato numero di allievi, compresi 30 studenti del Sansovino che potranno così soggiornare e sperimentare l’attività lavorativa all’estero senza alcun costo, migliorando le loro competenze linguistiche in

ambito professionale, acquisendo competenze di cittadinanza e rafforzando le capacità digitali. “Il progetto- sottolinea la referente del progetto del Sansovino, professoressa Monica Camerin – si è proposto, al di là dell’effetto sui singoli studenti, di incidere sulla formazione dei futuri lavoratori, chiamati ad essere protagonisti della rivoluzione che, secondo le previsioni, entro il 2025, porterà la generazione dei nativi digitali ad occupare il 100% del mercato europeo”.

Durante gli stage all’estero, che avranno una durata di 5 settimane e si svolgeranno tra i mesi di giugno e settembre 2019, gli allievi parteciperanno a una prima fase di preparazione linguistica e ad una seconda di quattro settimane, in aziende collegate al loro corso di studi. Gli studenti andranno in Austria, Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna, Irlanda e Polonia, utilizzando l’inglese come lingua per la comunicazione.

“E’ da sottolineare- aggiunge la professoressa Camerin -l’importanza delle relazioni che si creano durante queste esperienze. Alcuni degli studenti che hanno partecipato alla mobilità all’estero del 2016, grazie alla forte motivazione e alle competenze che hanno saputo mettere in atto, hanno prolungato il loro periodo di stage nel paese di accoglienza, su richiesta fatta dagli stessi partner stranieri. In particolare, uno studente del corso CAT del Sansovino ha mantenuto un forte legame con lo studio dove ha svolto l’esperienza ed è ritornato in Lituania, a Vilnius, per ben due volte, per un breve periodo, partecipando anche ad un lavoro che lo studio ha svolto in Cina e in Spagna”.

Emanuela Furlan